27 dicembre 2008

Tartare di sgombro





Torno nella mia superfantastica e temperata Sicilia..ho terminato con qualche mese di anticipo il mio stage e così mi ritrovo nuovamente tra le braccia calorose della mia terra. Non eravamo ancora arrivati al porto di Palermo, ma già fuori sul pontile, nonostante fossero le 6 del mattino si percepiva già il clima diverso, il nostro fresco autunno, il clima che ci vuole poco coperti anche nei mesi invernali..insomma sono scesa dalla nave senza la sciarpa reduce com'ero da quel freddo pungente dell'alto Lazio..ho pensato tra me e me "Ma qui è ancora estate!!!" Già potendo fare un confronto vi dico qui è realmente ancora estate..Sono tornata da una settimana esatta e da brava siciliana ho fatto un tour gastronomico rilevante soprattutto per il mio stomaco che riesce a reggere questi ritmi incalzanti, per questo però ho aspettato il rientro di tutti gli altri emigranti e ci siamo recati a fare l'aperitivo con "stigghiola e birra"...abbiamo continuato con "panino con la meusa" e fritti pastellati vari, ma la botta è stata il giorno dopo cioè quando di mattina mi sono fermata alla Kalsa a comprare la "frittola", insomma mangio tutto quello che mi è mancato in questi mesi, adesso mi manca soltanto lo "sfincionello" dei Candelai e i pezzi di rosticceria...in ogni caso passando a qualcosa di più leggero e sano vi lascio questa ricettina gustosa ed estiva...appena sono tornata ho subito comprato questi sgombretti, una parte sono finiti alla brace, gli altri in queste tartare: In media occorre uno sgombro a persona sfilettato e pulito dalla pelle e dalle lische, per condire ho usato capperi, olive nere, prezzemolo, olio, pepe efleur de sal..battere tutti gli ingrediente al coltello copparli e condirli con un filo di olio evo e fleur de sal aggiungere un contorno avostro piacimento, io purtroppo per necessità ho dovuto mettere le cozze , ma se li avessi avuti avrei messo dei finocchi tagliati a spicchi sottili o unpò di lattughina mista colorata...


24 dicembre 2008

Macarons mon amour




Potrei darvi almeno 3 versioni leggermente diverse per questo dolcetto fantastico e gradevole non solo al sapore ma anche alla vista...il dolcetto più famoso della Francia, tanto bello da sembrare finto, così delicato da sembrare cristallo...è vero sembra quasi un affronto mangiarlo!!!!Per la ricetta mi sono fidata di questo fantastico libro regalatomi dalle mie due compagne di stage, con mio piacere il risultato è stato veramente sorprendente!!! le ultime ricette che avevamo provato provenivano da quei libroni imponenti di chef francesi con foto meravigliose e con ricette che tutto danno tranne che un buon risultato e così un pò titubante e disillusa ho preso in mano questo libello èd ho cominciato...mi sono ricreduta: non tutti i libri fortunatamente sono uguali e non tutte le persone si relazionano con la gente e con il loro successo allo stesso modo, non capisco che senso abbia scrivere un libro se poi le ricette che ci metti dentro sono sbagliate "capisco che sei geloso dei tuoi segreti..ma non scrivere cavolate"..la gente ci crede e le ricette le prova, e butta anche un sacco di cibo ormai immangiabile...comunque dopo questa piccola invettiva nei confronti di questi chef mentitori vi scrivo la ricettina modesta e senza pretese di questo libro casalingo ma di sicuro ben fatto e ben riuscito..

Per la macaronade al cacao:
45 g di mandorle in polvere
80 g di zucchero a velo
10 g di cacao
1 albume
10 g di zucchero semolato
2 gocce di colorante rosso
Coprire una teglia da forno con un silpat o con carta da forno

Mescolate con un cutter lo zucchero a velo, la farina di mandorle e il cacao, setacciare la polvere ottenuta. A parte montare l'albume e quando comincia a diventare sodo unire lo zucchero semolato poco per volta finchè la neve è ben ferma, unire il colorante in modo da ottenere una colorazione uniforme. Versare il composto sugli albumi poco a poco e incorporare delicatamente con una spatola. Riempire un sac a poche con il compostoe formare le semisfere distanziandole bene tra loro. Accendere il forno a 160° (anche se io ho infornato inizialmente intorno ai 130° e poi dopo 10 minuti o alzato a 150°) e fate seccare i macarons all'aria. Infornare per 11 o 15 minuti a seconda della grandezza del vostro macaron. Staccarli dalla teglia solo dopo che si sono raffreddati completamente....ovviamente potete colorarli a vostro piacere,quelli che vedete in foto sono rosa con marmellatina ai frutti di bosco, verdi con crema al pistacchio e marroni con ganache di cioccolato che potete sostituire anche con la nutella...se invece volete cimentarvi ...per la ganache occorrono:

50 g di cioccolato con il 52% di cacao
15 g di panna liquida
50 g latte
far bollire panna e latte e versarli sul cioccolato spezzettato in una boule mescolare delicatamente fin quando il cioccolato non si è completamente sciolto..aspettare che si freddi prima di utilizzarla!!!!


20 dicembre 2008

Queste fantastiche perle di...tapioca!!!




Ho scoperto questa meraviglia durante i pochi giorni di pasticceria fatti al corso del gambero rosso,purtroppo in quel di Viterbo l'unica tapioca che sono riuscita a trovare è quella dalle dimensioni più piccole che comunque non rende tanto in foto...ma se avete possibilità di scelta vi consiglio le perle di tapioca grandi più consistenti ed esteticamente più piacevoli...
50 g di tapioca
200 g di latte di cocco
150 g di latte
150 g di panna fresca
100 g di zucchero semolato
1 bastoncino di vaniglia
cannella
frutta fresca a piacere io in questo caso ho usato il mango
gelato vaniglia
Mettere la tapioca in acqua bollente per 5 minuti e filtrare, in un'altra pentola versare il latte,i semi di una stecca di vaniglia, latte di cocco e lo zucchero, cucinare a fuoco basso fin quando non diventa trasparente, togliere dal fuoco e aggiungere la panna e la cannella, lasciar freddare in frigo...tagliare la frutta a pezzetti e copparla al centro di un piatto versare la zuppetta di tapioca e aggiungere se si vuole una pallina di gelato alla vaniglia....




Ma nei giorni passati abbiamo anche girovagato ci siamo spinti sino ad orvieto, terni, ed è proprio qui che consiglio di andare se vi trovate da quelle parti e precisamente in un posto specifico l'H2O cafè...passeggiando per il centro di Terni, scorgiamo in lontananza un piccolo localino di quelli che hanno il bancone prospiciente all'entrata qualche tavolino fuori ed una piccola ma ben arredata saletta interna, conosciamo anche il proprietario Luca autore di shottini niente male, e di un buffet vasto ed abbondante, ma soprattutto simpatia e professionalità, gentilezza e spensieratezza..mi scuso con gli amici dell'H2O per aver ritardato a postare..in ogni caso una visitina Terni se la merita proprio...