23 gennaio 2009

Che pizza!!!!!



Finalmente una piccola vacanzina in quel di Malta a trovare il mio fidanzatino emigrante con una piacevole sosta a Catania sia all'andata che al ritorno dai miei amichetti Manu e Cri nonchè compagni di blog e delle avventure al Gambero..purtroppo sono stata via anche dal blog, ma appena tornata eccomi a postare per aggiornarlo..la ricettina è quella di Pino Arletto ottimo teorico di questa specialità tutta italiana che non solo sa, ma mette anche in pratica questo suo sapere andando alla ricerca di farine per tutto il mondo, e sfornando pizze nel suo negozio veramente eccezionali (Il tagliapizza, via della Magliana128 c, Roma). La preparazione forse è un tantino lunga, ma vi assicuro che dal vostro forno uscirà una pizza meravigliosa, la più buona che io abbia mai mangiato fatta in casa..ovviamente potete accorciare i tempi se per necessità siete costretti a farlo, ma pensare prima per il giorno dopo è l'ideale!!!Le dosi che vi scriverò sono bastanti per coprire una teglietta da forno standard...


400 g di farina (200 g 00 e 200 g manitoba)
300 g di acqua divisa in 2 bicchieri uno con 200 g e l'altro con i restanti 100g)
6 g di lievito di birra secco altrimenti 18 g di quello fresco
10 g di sale
10 g di olio evo

Sciogliere il lievito nel bicchiere con 200 g d'acqua, versarla nella boule con i 400 g di farina, impastare per molto tempo ed unire il sale, impastare a mano o in planetarina fin quando la farina non avrà assorbito completamente tutto il sale, a questo punto mettere i 10 g di olio evo ed infine i 100 g di acqua..non vi preoccupate se quando verserete gli ultimi 100 g di acqua vi sembrerà di dovere buttare tutto, voi continuate ad impastare la farina assorbirà fino all'ultimo goccio d' acqua, l'unico problema è che se impasterete con le manine, farete tanta fatica!!!A questo punto mettere l'impasto in una boule oleata coprire con carta pellicola e riporre in frigorifero per almeno 24 h (ma non formalizzatevi, io solitamente impasto la sera intorno ale 19 metto in frigo e alle 12 del giorno dopo comincio a preparare la pizza)...adesso arriva la parte difficile da spiegare: quando il giorno dopo si dovrà stendere la pizza, prendete la massa lievitata e riponetela a testa in giù ossia con la parte che prima era rivolta verso l'aere a contatto con la superficie del banco infarinata con la semola, coprite con uno straccio e lasciatela riposare per un'oretta a temperatura ambiente..accendete intanto il forno alla temperatura più alta, quindi transcorso tale tempo in cui la pasta si adagia e ritorna in vita cospargere di abbondante olio evo la teglia da forno, e allargate la massa usando i polpastrelli che cammineranno dal centro verso l'alto e ai bordi verso il basso, cosi che abbia uno spessore uniforme. Adesso che l'impasto ha preso le sembianze della vostra teglia dovete riporlo su di essa in modo che la parte che fino ad ora era stata rivolta verso il basso torni sulla teglia verso l'alto: avete capito bene dovete rigirarla mentre la portate sulla teglia....la tecnica c'è ma non so come spiegarvela, più o meno dovete prendere il lembo dx e in basso della pizza e rportarlo sul braccio sx infilare sotto il braccio dx e rivoltare la pizza e infine poggiarla sulla teglia, allargare la massa ulteriormente dato che durante l'operazione si sarà ristretta..uffi volevo farvi il disegnino ma al momento di disegnare mani e impasti ruotanti mi sono bloccata..insomma questo è in breve poi datevi da fare per cercare di girarla nel miglior modo possibile. Condite la pizza come più vi piace ricordandovi di mettere la bufala quando la pizza è già fuori dal forno, le spezie sempre a contatto con l'impasto, se usate la scamorza ricordatevi di metterla sempre sopra agli altri ingredienti così non ammorbidirà eccessivamente l'impasto e di cominciare a condire la pizza partendo sempre da angoli e bordi...infornare la teglia a diretto contatto con la superficie bassa del forno per una decina di minuti, poi spostare la teglia ad una grilgia superiore fin quando non sarà obiettivamente cotta!!!!Buon divertimento...bacio


1 commento:

christian ha detto...

La pizza di Pino è stata una delle più grande scoperte del corso al Gambero. La sua tecnica è fantastica ed il risultato è davvero garantito! (=

Brava michelina! mi fai venire voglia quasi quasi di farla pure anche io per domani sera... mmm ci penso non sarebbe niente niente male.