05 agosto 2008

Semifreddo al pistacchio

Semifreddo ai pistacchi
Chiedo venia, chiedo venia, ma fare fotografie non è cosa mia. Aiuto, aiuto fotografa cercasi. :p
Spero di migliorare nel seguito altrimenti è sarà quasi drammatico, verrò emarginato dai miei compagnetti di avventura (oddio se non lo hanno fatto durante gli ultimi tre mesi forse ho speranza nonostante le pessime foto).
Ma bando alle ciance, il primo piatto che propongo è un semplice, buono e un po meno bello (sic) in foto semifreddo al pistacchio (di Bronte ovviamente) con una salsa al cioccolato Noir infini 99% di Michel Cluizel. 

Per il semifreddo:
100 grammi di pistacchi di Bronte DOP
200 grammi di acqua minerale naturale a temperatura ambiente
100 grammi di zucchero (ma anche un po meno a sentimento vostro come dice Michela)
50 grammi di vodka

Purtroppo i pistacchi sono della frutta secca poco usata rispetto alle mandorle o le noci, per cui è già difficile trovare dei pistacchi al naturale, figuriamoci quelli già pelati oltre che sgusciati. Quindi per prima cosa dovremo sbianchire in acqua bollente per una trentina di secondi i nostri pistacchi quindi immergerli in acqua fredda e levare quell'orrida pellicina che altrimenti farebbe diventare il nostro semifreddo di un colore marroncino violaceo invece di verde brillante!
Fatto ciò procediamo immergendo i pistacchi nell'acqua e lasciando che riposino per due ore. Trascorse le due ore, frulliamo il tutto aggiungendo lo zucchero e versiamo il composto in dei bicchieri di plastica che riempiremo per poco più di metà. Poniamo i bicchieri in freezer ed aspettiamo che il tutto solidifichi ben bene. Per inciso è possibile usare anche dei forma-ghiaccio in silpat, ma trovo che i bicchieri siano più comodi e poi non necessitano pulizia, alla fine si buttano. Sformare i ghiaccioli di pistacchio dai bicchieri, è molto semplice rompendo il bicchiere. Frulliamo i ghiaccioli aggiungendo la vodka e poniamo il composto, che risulterà essere freddo e molto cremoso, in una ciotola che metteremo a riposare in freezer fino a quando il tutto non si sarà rassodato. A questo punto è possibile servire come più ci aggrada.

Per la Salsa:
30 Grammi di Noir infini 99%
Panna di latte q.b.

Tritate al coltello la tavoletta di cioccolato fino ad ottenere delle scaglie sottili e riponetele in una ciotola di vetro o di acciaio (insomma non di plastica). Quindi portate a bollore la panna e versatene un po sul cioccolato. Attendete qualche minuto in modo che il cioccolato inizi a sciogliersi e quindi con una paletta mescolate adagio facendo attenzione a non creare bolle d'aria che non se ne andranno più e saranno bruttissime a vedersi. Quindi ripetete l'operazione con la restante panna già calda fino ad ottenere la densità voluta.

All'assaggio la dolcezza suadente del pistacchio tempera la forza ed il carattere del Noir infini. Quest'ultimo anche fatto salsa mantiene intatte le proprie caratteristiche organolettiche: all'assaggio si apre con un impatto tendenzialmente amaro, che subito scompare grazie alla grande acidità per lasciare la bocca avvolta dall'essenza di cacao. In questo ambiente raccolto come fossero le profondità di un intimo segreto il pistacchio irrompe come un vento impetuoso con la sua fredda dolcezza e la sommessa granulosità tipica del semifreddo.

In abbinamento noi ci abbiamo bevuto un Marsala Superiore Riserva Donna Franca, Florio. E visto che mi sono dilungato già troppo vi risparmio le impressioni su questo eccezionale prodotto, che rimando ad un altro post.

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