Torno nella mia superfantastica e temperata Sicilia..ho terminato con qualche mese di anticipo il mio stage e così mi ritrovo nuovamente tra le braccia calorose della mia terra. Non eravamo ancora arrivati al porto di Palermo, ma già fuori sul pontile, nonostante fossero le 6 del mattino si percepiva già il clima diverso, il nostro fresco autunno, il clima che ci vuole poco coperti anche nei mesi invernali..insomma sono scesa dalla nave senza la sciarpa reduce com'ero da quel freddo pungente dell'alto Lazio..ho pensato tra me e me "Ma qui è ancora estate!!!" Già potendo fare un confronto vi dico qui è realmente ancora estate..Sono tornata da una settimana esatta e da brava siciliana ho fatto un tour gastronomico rilevante soprattutto per il mio stomaco che riesce a reggere questi ritmi incalzanti, per questo però ho aspettato il rientro di tutti gli altri emigranti e ci siamo recati a fare l'aperitivo con "stigghiola e birra"...abbiamo continuato con "panino con la meusa" e fritti pastellati vari, ma la botta è stata il giorno dopo cioè quando di mattina mi sono fermata alla Kalsa a comprare la "frittola", insomma mangio tutto quello che mi è mancato in questi mesi, adesso mi manca soltanto lo "sfincionello" dei Candelai e i pezzi di rosticceria...in ogni caso passando a qualcosa di più leggero e sano vi lascio questa ricettina gustosa ed estiva...appena sono tornata ho subito comprato questi sgombretti, una parte sono finiti alla brace, gli altri in queste tartare: In media occorre uno sgombro a persona sfilettato e pulito dalla pelle e dalle lische, per condire ho usato capperi, olive nere, prezzemolo, olio, pepe efleur de sal..battere tutti gli ingrediente al coltello copparli e condirli con un filo di olio evo e fleur de sal aggiungere un contorno avostro piacimento, io purtroppo per necessità ho dovuto mettere le cozze , ma se li avessi avuti avrei messo dei finocchi tagliati a spicchi sottili o unpò di lattughina mista colorata...
27 dicembre 2008
Tartare di sgombro
Torno nella mia superfantastica e temperata Sicilia..ho terminato con qualche mese di anticipo il mio stage e così mi ritrovo nuovamente tra le braccia calorose della mia terra. Non eravamo ancora arrivati al porto di Palermo, ma già fuori sul pontile, nonostante fossero le 6 del mattino si percepiva già il clima diverso, il nostro fresco autunno, il clima che ci vuole poco coperti anche nei mesi invernali..insomma sono scesa dalla nave senza la sciarpa reduce com'ero da quel freddo pungente dell'alto Lazio..ho pensato tra me e me "Ma qui è ancora estate!!!" Già potendo fare un confronto vi dico qui è realmente ancora estate..Sono tornata da una settimana esatta e da brava siciliana ho fatto un tour gastronomico rilevante soprattutto per il mio stomaco che riesce a reggere questi ritmi incalzanti, per questo però ho aspettato il rientro di tutti gli altri emigranti e ci siamo recati a fare l'aperitivo con "stigghiola e birra"...abbiamo continuato con "panino con la meusa" e fritti pastellati vari, ma la botta è stata il giorno dopo cioè quando di mattina mi sono fermata alla Kalsa a comprare la "frittola", insomma mangio tutto quello che mi è mancato in questi mesi, adesso mi manca soltanto lo "sfincionello" dei Candelai e i pezzi di rosticceria...in ogni caso passando a qualcosa di più leggero e sano vi lascio questa ricettina gustosa ed estiva...appena sono tornata ho subito comprato questi sgombretti, una parte sono finiti alla brace, gli altri in queste tartare: In media occorre uno sgombro a persona sfilettato e pulito dalla pelle e dalle lische, per condire ho usato capperi, olive nere, prezzemolo, olio, pepe efleur de sal..battere tutti gli ingrediente al coltello copparli e condirli con un filo di olio evo e fleur de sal aggiungere un contorno avostro piacimento, io purtroppo per necessità ho dovuto mettere le cozze , ma se li avessi avuti avrei messo dei finocchi tagliati a spicchi sottili o unpò di lattughina mista colorata...
24 dicembre 2008
Macarons mon amour
Per la macaronade al cacao:
45 g di mandorle in polvere
80 g di zucchero a velo
10 g di cacao
1 albume
10 g di zucchero semolato
2 gocce di colorante rosso
Coprire una teglia da forno con un silpat o con carta da forno
Mescolate con un cutter lo zucchero a velo, la farina di mandorle e il cacao, setacciare la polvere ottenuta. A parte montare l'albume e quando comincia a diventare sodo unire lo zucchero semolato poco per volta finchè la neve è ben ferma, unire il colorante in modo da ottenere una colorazione uniforme. Versare il composto sugli albumi poco a poco e incorporare delicatamente con una spatola. Riempire un sac a poche con il compostoe formare le semisfere distanziandole bene tra loro. Accendere il forno a 160° (anche se io ho infornato inizialmente intorno ai 130° e poi dopo 10 minuti o alzato a 150°) e fate seccare i macarons all'aria. Infornare per 11 o 15 minuti a seconda della grandezza del vostro macaron. Staccarli dalla teglia solo dopo che si sono raffreddati completamente....ovviamente potete colorarli a vostro piacere,quelli che vedete in foto sono rosa con marmellatina ai frutti di bosco, verdi con crema al pistacchio e marroni con ganache di cioccolato che potete sostituire anche con la nutella...se invece volete cimentarvi ...per la ganache occorrono:
50 g di cioccolato con il 52% di cacao
15 g di panna liquida
50 g latte
far bollire panna e latte e versarli sul cioccolato spezzettato in una boule mescolare delicatamente fin quando il cioccolato non si è completamente sciolto..aspettare che si freddi prima di utilizzarla!!!!
20 dicembre 2008
Queste fantastiche perle di...tapioca!!!
50 g di tapioca
200 g di latte di cocco
150 g di latte
150 g di panna fresca
100 g di zucchero semolato
1 bastoncino di vaniglia
cannella
frutta fresca a piacere io in questo caso ho usato il mango
gelato vaniglia
Mettere la tapioca in acqua bollente per 5 minuti e filtrare, in un'altra pentola versare il latte,i semi di una stecca di vaniglia, latte di cocco e lo zucchero, cucinare a fuoco basso fin quando non diventa trasparente, togliere dal fuoco e aggiungere la panna e la cannella, lasciar freddare in frigo...tagliare la frutta a pezzetti e copparla al centro di un piatto versare la zuppetta di tapioca e aggiungere se si vuole una pallina di gelato alla vaniglia....
26 novembre 2008
Torta con i bischeri.
Ciao a tutti e scusate se non scrivo da tanto tempo ma come potete imaginare il lavoro è molto impegnativo! Oggi ho voluta scrivervi questa ricetta che mi ha dato Santo Alessio Biagi, secondo di Valeria Piccini... Dico Santo perchè mi sopporta ogni giorno in cucina! A parte gli scherzi questa ricetta è tipica della sua bella città... Lucca dove per Bischeri s'intendono i pinoli. Spero che vi piacerà come piace a me... Non scherzo quando dico che l'ho mangiata tutta io... Infatti mi sa che da domani mi metto a dieta... Che amarezza!!!
Ingredienti:
100 gr di riso;
300 gr di latte;
200 gr di acqua;
25 gr di burro;
50 gr di zucchero;
200 gr di cioccolato al 70%;
1 uovo;
Scorza d’arancia;
50 gr di uvetta;
50 gr di pinoli e altri 3 cucchiai per decorare.
Per la frolla:
500 gr di farina;
150 gr di zucchero;
2 uova;
150 gr di burro;
neanche 1/2 bustina di lievito.
Preparazione:
Si prepara per prima la frolla mettendo a fontana la farina, lo zucchero e un pizzico di sale e un po’ di lievito. Nella frolla normalmente non si mette il lievito ma in questa ricetta rende l’impasto più morbido. Si taglia il burro a tocchetti e lo si lavora con la farina per poco tempo. Si forma di nuovo la fontana e si uniscono le uova mescolando energicamente per un 5 minuti. Non vi preoccupate se non si compatta! Prendete la pellicola, avvolgete l’impasto e mettete in frigo in modo che riposi per una trentina di minuti.
Nel frattempo cuocete il riso nell’acqua e latte a fuoco medio fino a quando non si addensa ( tipo risotto ). Dopo aver tolto dal fuoco il riso mettergli il burro, lo zucchero, il cioccolato, l’uovo, la buccia d’arancia grattugiata, l’uvetta ( lasciata nell’acqua se si fa per i bambini, nel rum per i grandi ) e i pinoli. Mescolare energicamente ogni vola che si unisce un ingrediente.
In tanto che l’impasto si raffredda prendete la frolla dal frigo e lavoratela di nuovo per 5 minuti, mettete in frigo.
Prendere la teglia a cerniera, imburratela e infarinatela. Si può utilizzare anche la classica teglia per le crostate però è più difficile sfornarla.
Prendete la frolla dal frigo, potere o stenderla o visto che è un panetto potete tagliarla a fette e ricoprire pian piano la teglia. Quando e pronta con la forchetta fare dei buchi in modo che non si gonfi troppo. Potete decorare i bordi della crostata con la forchetta. Mettete l’impasto nella crostata e infornate a 180° fino a che i bordi non saranno dorati. L’impasto al cioccolato dopo che si esce dal forno continua a essere morbido quindi non vi preoccupate … Si addenserà quando si raffredda!
03 novembre 2008
Cioccolatini Salati!?!?
22 ottobre 2008
Composta di peperoncino
16 ottobre 2008
Panini per hamburger
960 latte a circa 40°
40 g lievito
30 g zucchero
45 g miele
970 g farina 00
Sciogliere il lievito in un pò di latte, mettere il tutto in planetaria e dopo aver impastato il tutto mettere a lievitare l'impasto in una boule unta d'olio e coperta con la pellicola..dopo che l'impastò sarà lievito unire
570 g di farina manitoba
30 g di sale
80 g di olio di semi
5 g di lievito
rimettere il tutto in planetaria e dopo aver bene amalgamato porre l'impasto in una boule e far lievitare per circa un'ora..trascorso questo tempo rompere la lievitazione impastando a mano e prendere delle piccole quantità di pasta poggiarle su di un piano e appiattirle leggermente copparle con il coppapasta della grandezza desiderata, coprire i panini e far lievitare nuovamente, cospargere la superficie dei panini con acqua e semi di sesamo..infornare a 210° a vapore (mettete una ciotola d'acqua dentro il forno) per 12 minuti e successivamente a 190° a secco per 5 minuti...
30 settembre 2008
Filetti di coregone in porchetta e patate croccanti...
Oggi giorno libero..e a dire la verità desideravo proprio che arivasse, la settimana è stata dura specialmente il sabato e la domenica, il mio rapporto con i dolci migliora, ricordo tutto quello che va nei piatti per comporli e soprattutto il biscotto al vapore è uscito dal forno in buone condizioni...il mio manfre è partito da qualche giorno e purtroppo la vita è ricominciata a scorrere come prima..siamo stati al lago di bolsena, abbiamo fatto colazione al Caffè Schenardi a Viterbo e sia io che manfro ci siamo innamorati di questo posto per la varietà e per la qualità dei prodotti...comunque ho desiderato questo giorno libero anche perchè sapevo che sarei rimasta da sola e avevo proprio voglia di stare un pò in silenzio, sola con me stessa a pensare e riflettere, guardarmi un pò intorno, ma soprattutto calma e serenità così dopo aver fatto colazione con robertina alle 7 del mattino sono andata a fare la spesa e non avendo trovato le capesante mi sono detta che era ora di comprare il coregone dato che al momento mi trovo circondata da laghi ho pensato fosse giusto adattarmi al territorio......
2 coregoni sfilettati
Un trito di rosmarino, salvia, timo, maggiorana in proporzioni variabili a seconda dei gusti
sale pepe
olio evo
un quarto di una cipolla piccola
2 pomodorini
gambi di prezzemolo
erba cipollina
2 patate
alghe
Fare soffriggere cipolla, 2 pomodorini, gambi di prezzemolo, ed erba cipollina in poco olio evo infine le lische e le teste di un coregone, aggiungere acqua e far sobollire a fuoco basso fin quando non si sarà ristretto parecchio filtrare e rimettere sul fuoco quando la salsa sarà densa aggiungere olio evo e mescolare con una frusta per emulsionare i liquidi. Mentre il brodo si restringe potete sbucciare le 2 patate e tagliarle a cubetti e metterle a cucinare in acqua fin quando non saranno quasi cotte scolarle e farle croccantare in padella con olio evo sale e pepe e se volete anche con uno spicchio d'aglio e del rosmarino...preparare i filetti (io da due filetti ho ricavato 4 involtini) togliendo la pelle e spalmando il trito di erbe, qualche granello di sale e poco pepe chiudere gli involtini con steli di erba cipollina e scottarli per pochi secondi per lato in una padella calda e unta di olio evo....
19 settembre 2008
Polpette di triglia e salsa aglio ed uvetta
tiramisù di baccalà....improvvisato!
e così mentre passegiavo al super nel mio giorno libero ti vedo questo bel pezzo di baccalà,che fra l'altro io adoro e decido di provare a dare una mezza specie di mia versione facendo un mix delle altrui esperienze.....
A noi il risultato è piaciuto e così vi mollo sta ricettina va....
le dosi sono molte vaghe chiedo venia!
500 gr di baccalà salato
2 patate di media grandezza
latte
goccino di panna
1 bel cucchiaio di mascarpone
1 spicchio di aglio
un paio di mulinelli di pepe
3 fettine sottili di pancetta
La sera prima mettete il baccalà a dissalare,cambiate l'acqua di frequente e prima di utilizzarlo assaggiatelo,il latte, le patate,il fatto che non userete sale vi aiuteranno a smorzare un pochino la sapidità del pesce ma comunque è un particolare cui dovete prestare attenzione....
mettete il baccalà a cuocere nel latte, dovete assaggiarlo non chiedetemi i tempi, non saprei dirvi,nel mentre in una padella scaldate l'olio e uno spicchio di aglio e fatevi soffriggere le patate fatte a cubetti abbastanza piccini,mescolate bene e coprite con il latte in cui ha cotto il baccalà( che nel mentre avrete sgocciolato e messo da parte), e un pochino di panna,finchè le patate non iniziano a disfarsi e ad assorbire il liquidino, io le ho "incoperchiate"....
A questo punto aggiungete il pesciolino, schiacciate le patate direttamente nella padella e mescolate, lasciate asciugare sulla fiamma per un pochino il composto,ma senza farlo seccare,se
volete potete passare tutto al minipimer a me piaceva che si sentissero i pezzetti di pesce ma "de gustibus...."
Trasferite il composto in una ciotola aggiungete il mascarpone e una bella macinata di pepe,
a questo punto trasferite il tutto nel sacc a poche fate incroccantire la pancetta in padella senza condimento o nel forno e montate il piatto.....anzi il bicchiere...
procedete così:strato di mantecato pezzetto di pancetta e così via,attenzione alla pancetta perchè rischiate di farlo salatino,completate con una spolveratina di cacao amaro,un pezzo di pancetta croccante e dei grissini torinesi.....
18 settembre 2008
Quaglie, in tutte le salse!!!!!
Forse sino ad ora questa è la ricettina meglio riuscita tra quelle che mi sono passate per la testa in questo ultimo anno, ispirata dal clima della nuova cittadella in cui mi trovo a vivere, dall'aria un pò medievale, dal freddo di questi ultimi giorni, dalla cacciagione che qui sembra abbondare..e così tentata un pò da tutto questo e anche dalla mia passione per le quaglie lunedì scorso mi sono ritrovata a cucinarle nel mio giorno libero per il nostro fantastico pranzetto del martedì che a dire la verità sembra proprio essere riuscito bene..forse a sentire la spiegazione tutto vi sembrerà troppo lungo e noioso ma alla fine di tutto la soddisfazione e il piacere di mangiarle è grande..
per 2 persone:
4 quaglie
sedano carote e cipolle
2 pomodorini
1 limone
lavanda
2 patate
funghi porcini
uovo
pangrattato
aglio
olio evo
Tagliare la scorza del limone a striscette e metterle in acqua a farle bollire, appena l'acqua bolle scolare l'acqua e rimetterle a bollire per altre due volte, dopo la terza volta mettere le scorze di limone con un pò di zucchero e poca acqua a bagnare appena lo zucchero al primo bollore spegnere e trasferire il tutto in un bicchierino.
Disossare le quaglie e prenderne i petti e le coscette, mettere a soffriggere in un pentolino sedano, carote, cipolle e 2 pomodorini mettere le parature e farle imbiondire aggiungere acqua e far cucinare per un paio d'ore fino a far restringere il brodo, filtrare tutto e tenere da parte. Mettere a bollire 2 patate tagliate a pezzetti quando saranno cotte scolarle e metterle a soffriggere per poco tempo con olio mezzo spicchio d'aglio e i funghi, frullare al minipimer e se il tutto dovesse risulatare troppo denso aggiungere qualche goccia di latte. Per le cosce disossare la sovraccoscia e arrotolare la carne, panare in uovo e pangrattato e ripetere l'operazione per due volte. Rimettere il brodo ristretto sul fuoco e dopo averlo fatto bollire mettere 2 piccoli rametti di lavanda in infusione per 10 minuti. Friggere le cosce in olio evo, e scottare i petti, mettere il purè di funghi accanto alle coscette fritte e accompagnare i petti scottati in qualche goccia di olio evo con la salsetta aromatizzata alla lavanda e le zest di limone sopra...
11 settembre 2008
crostini brie,porcini e speck

aria di novità nella casetta, neanche il tempo di approfittare della fuga dei nostri collegucci prendendo possesso dell abitazione e spandendo le nostre cosine in ogni dove che già sono in arrivo altre due persone,e così io e mikey ci vedremo costrette a "sottovuotarci"di nuovo in un'unica camera....e insomma parliamo di cose un pochino più interessanti e gustosette anche se semplici semplici.....
Quello che vedete in foto è un crostino al brie con funghi porcini e speck....
una botta di vita e leggerezza insomma,ma semplice da realizzare e che un pochino ci introduce all autunno,stagione che adoro per un sacco di motivi fra cui la varietà e la ricchezza di sapori di cui è portatore:castagne fichi nocciole zucche e poi funghi !funghi!funghi!Voi non immaginate quanto io stia implorando per una bella abbondante piovuta,che permetta dopo dieci giorni lo spuntare di queste muffette adorate,ma per ora nulla e quindi mi sono accontentata di comprarli surgelati uffi!
Bando alle ciance per i crostini vi occorrono:
1 baguette calda e croccante
350gr di porcini (freschi non ne ho idea ma insomma,meglio abbundare...)
8 fettine di brie
una fettina di speck tagliata spessa
una noce di burro
prezzemolo(o petrosino per gli amici siculi)
uno spicchio di agli
sale pepe qb
olio evo
aprite a meta la baguette e ricavatene quattro pezzi sistemateli in una teglia da forno,
in una padella mettete una noce di burro e un po' di prezzemolo tritato e parte dello speck che avrete fatto a listarelle non troppo sottili,aggiungete i funghi saltateli velocemente a fiamma vivace e facendo stringere leggermente il loro sughetto,salate e aggiungete una bella macinata di pepe fresco.
A questo punto armati di cucchiaio cospargete il pane con un pochino di fondo di cottura, foderatelo con le fette di brie con tutta la buccia, una generosa dose di funghetti e il rimanente speck infornate finché il formaggio non comincia a "cedere"e accendete il grill gli ultimi due minutini...sfornate i crostini e cospargeteli di prezzemolo tritato...
buon appetito!
Noi li abbiamo fatti nel nostro giorno libero,e visto il poco tempo e la cucina scarsamente attrezzata ci siamo votate alla semplicità...
tanto per la cronaca visto che siamo a dieta ferrea e che la temperatura si aggira in casa nostra intorno ai 70 gradi,abbiamo proseguito il pranzo con delle buonissime e sugnosissime costine di maiale in salsa barbecue,cucinate da michela che ha preteso le mangiassimo tutte per non fare sprechi...ah santa donna!
questo pranzetto "estivo"ha cambiato le sorti della nostra serata costringendoci a rifiutare un invito a cena....ma va bene così
ciauuu
Mi frulla la mente!!!!
L'estate è agli sgoccioli eppure il caldo sembra non volersi placare, oggi picco di 38° e pensare che non siamo neanche tanto a sud!!!Io personalmente aspetto con impazienza l'arrivo del primo freschetto, dato che sono una fan accanita della stagione fredda..i giorni passano e le novità aumentano, nella cucina in cui faccio lo stage siamo rimasti in 3 perchè gli altri due ragazzi sono andati via!!!! Così che io e la mia compagnetta d'avventura ci siamo ritrovate a fare di tutto, a correre per la cucina in cerca degli ingredienti da usare, finchè un bel giorno lo chef mi guarda e mi dice ho pensato una cosa, tu stai al pane e ai dolci...."appena il mio cervello ha recepito quel messaggio, mi sono sentita liquefare come il cioccolato che ho sciolto oggi..mai come in questi giorni ho temuto così tanto il cibo, sarà che io e la pasticceria non andiamo proprio a braccetto, ma fortunatamente nei momenti di desolazione guardo la mia Nau che è li pronta ad aiutarmi e mi chiedo quando succederà che riuscirò a ricordare tutto quello che va in questi complicatissimi dolci, in più oltre il danno c'è anche la beffa: nel momento in cui stavo cominciando a familiarizzare con questi benedetti dolci, oggi lo chef ha pensato bene di cambiarli...non so se si stancherà prima lo chef di me che sono una farfugliona o io di questa pasticceria...va bhè chi vivrà vedrà!!!!
Per il frullatino sono necessari
2 fette d'ananas
1 palla di gelato bianco
mezzo vasetto yougurt bianco
qualche foglia di basilico
il procedimento che ve lo dico a fare!!!!! invece vi dico che l'idea di accoppiare ananas e basilico proviene dalla mente di un'altra mia compagnetta di corso quel giorno io e Vale lavoravamo assieme e avevamo da fare l'insalata di mare, lei memore di un gelato all'ananas e basilico che aveva mangiato non so in quale parte del mondo propose con mia approvazione di farne una salsetta per accompagnare l'insalata..bhè io in questo frullatino ho adoperato proprio questa unione che a dire la verità è inaspettatamente rinfrescante e gustosa!!!
08 settembre 2008
Gnocchi di patate con lupini, zucchine e pinoli tostati.
Questa è una ricetta che mi ha consigliato un nostro chef, precisamente Chef Bartolo che vedendomi un po’ in crisi per un pranzo con i miei due cari amici Mike e Cri, mi ha aiutato con questa semplice ma efficace ricetta.
Credo che continuerò sempre a ringraziarlo… Non sapete come possono essere rompi quei due quando si mettono insieme!!!… Però vi garantisco che mi mancano tanto.
Per quanto riguarda la preparazione degli gnocchi, come ci ha insegnato lo chef Fabrizio Leggiero, non si può dare una ricetta perché non esiste. Quando si preparano si deve sentire con le mani quello che vogliono… ed è meglio che non continuo a raccontarvi quello che ci diceva…
Comunque per quanto riguarda gli gnocchi, per 4 persone, servono:
500/700 gr di patate;
farina;
sale q. b.;
pepe q. b.;
Per il condimento servono:
2 zucchine;
400 gr lupini o vongole;
40 gr pinoli;
peperoncino;
prezzemolo;
olio;
aglio;
sale.
Iniziamo dalla preparazione degli gnocchi. Dovete prendere delle patate della stessa grandezza, avvolgerle con la carta alluminio e metterle in forno a 180°C fino a quando toccandole con la forchetta non le sentite cotte. Uscite le patate dal forno, privatele della loro buccia e schiacciatele con lo schiaccia patate, mi raccomando devono essere calde quando le schiacciate. Insaporiteli con sale e pepe a vostro piacere. Lasciateli raffreddare.
Lavorate l’impasto con la farina fino a quando non li sentite pronti e non riuscite con facilità a dargli la forma desiderata.
Per il condimento dovete mettere in acqua i lupini per fargli togliere la sabbia.
Lavare, asciugare le zucchine. Privare le zucchine della parte verde visto che ci serve solo quella però lasciate un po’ di parte bianca e tagliatele a julienne non troppo sottili e teneteli da parte.
Scolate i lupini e apriteli in un tegame ampio con un po’ di olio, peperoncino e un po’ di prezzemolo. Mi raccomando quando cucinate dei molluschi, se ce ne sono non aperti buttateli, vuol dire che non sono buoni.
Tornando a noi dopo averli fatti aprire prendetene un po’ con il guscio e metteteli da parte mentre la restante parte li dovete sgusciare e metterli da parte.
Tostate i pinoli in modo che rilascino i loro oli.
Prendete la julienne di zucchine e saltatele con un po’ di olio e di aglio. Fatele cucinare per un po’ mantenendole croccanti. Privateli dell’aglio.
Cuocete gli gnocchi in acqua con sale e un po’ di olio. Quando sono pronti scolateli e fateli insaporire con i lupini, le zucchine e i pinoli.
Serviteli caldi.
Io in questo piatto preferisco far esaltare il gusto dei lupini, ma se a voi piacciono le zucchine potete metterne anche tre. Ricordate che la cucina e diversa dalla pasticceria appunto perché si può giocare con i vari ingredienti… Quindi buon divertimento e sbizzarritevi.
07 settembre 2008
Variazioni di agnello
02 settembre 2008
Come al solito in ritardo.....

sono giorni un pokino particolari questi tipo quando fantasie e sogni di gloria si skiantano contro il muro di una realtà un po beffarda(un pò?quanto ottimismo questa mattina nau..) ,oggi è una settimana che siamo qui per il nostro stage ma per come mi sento potrebbero essere benissimo quattro.....meno male che non sono sola e quella che sarebbe potuta essere una tragedia in realtà si rivela essere ogni giorno una commedia dai contorni sempre più fantozziani....
Nonostante tutto la voglia di andare avanti nn manca, la paassione per ciò che faccio è molto forte e così spero di riuscire a tracciare queste180 croci sul calendario e lo stesso auguro alla mia amichetta mike!
Detto questo vi posto questa ricettina semplice semplice ma secondo me molto gustosa,è una preparazione tipica dell Emilia Romagna e nonostante non mi rappresenti geograficamente, in quanto io sono di roma ho deciso di postarla perchè adoro il pane,farlo mangiarlo e quindi....anche postarlo!scusate la mia idiozia ed eccovi la ricettina:
ingredienti:
1kg di farina 00
30 gr di sale
80 gr strutto
40 gr lievito di birra
1\2 litro di acqua con gas
1\4 di litro di latte
trascorso questo tempo dividete l'impasto in due,uno vi servirà per gli gnocchi fritti o crescentine l'altro per i pinzini,per i primi stendete dei cordoncini di pasta che abbiano 1cm circa di larghezza e tagliatene tanti pezzettini lunghi 3cm.
I pinzini invece vanno stesi molto molto sottili con il mattarello o passandoli 6 7 volte alla macchina sfogliatrice, quella per la pasta, questo è molto importante sia per averli belli croccanti sia per conferirgli il tipico aspetto bolloso che devono avere....
a questo punto potete mettere abbondante olio di semi a scaldare,accertatevi che l'olio sia pronto magari buttando dentro un pezzetto di impasto e friggete le vostre creaturine.....
scolateli su carta paglia e salateli a gusto vostro,sono buoni anche da soli,e ancora di piu se li accompagnate a formaggi tipo stracchino o squaccherone,salumi o zucchine grigliate.
01 settembre 2008
Cremolosa di mandorle al profumo di cardamomo
Impacchetto nuovamente la mia vita, parto di nuovo e questa volta per uno stage lungo sei tragici mesi, parto di nuovo e lascio tutto per qualcosa che già dalle prime note sembra promettere poco, ma spero sia un'impressione momentanea, qualcosa di passeggero che presto sarò costretta a smentire anche perchè pensare di passare sei mesi con questo umore non mi fa stare bene..ma comunque anche questa volta ci riuscirò anche se come dice la mia compagnetta di avventure segnare 180 croci sui giorni che passano non sarà facile!!!!Passando a faccende più dolci questo non è un vero e proprio gelato, diciamo che è un gelato con qualcosa in più, ma dato che avevo a disposizione la gelatiera e che da tempo volevo dare vita ace questo pensiero che mi frullava per la testa eccomi a sperimentare cose mai fatte e chiaramente con dosi inventate sul momento...a volte mi chiedo come possa fare ad essere così farfugliona!!!!
400 ml di latte
100 ml di panna
4 cucchiai di zucchero poi fate sentimento
2 bacche di cardamomo
4 cucchiai di mandorle tritate
1 gelatiera
Mettere il latte, la panna e lo zucchero in un pentolino, portare ad ebollizione e fuori dal fuoco mettervi le 2 bacche di cardamomo, coprire e lasciare in infusione per 10 minuti. Trascorso questo tempo togliere le bacche travasare tutto nella gelatiera unire le mandorle ed avviare la gelatiera..uff che fatica questo gelato :p